Giovedi sera in compagnia dell’amico Attila (detto il Lasco), partiamo in direzione Prati di Tivo per un pernotto in tenda ai piedi del maestoso Gran Sasso.
Arrivati in loco, troviamo una luna quasi piena che illumina il profilo del mostruoso gigante di fronte a noi. Clima molto piacevole con quasi totale assenza di vento.
La mattina ci svegliamo alle 6:00, consumiamo una veloce quanto ricca colazione e zaini in spalla, ci diriggiamo in direzione della prima spalla, in un interessante canale, percorso per la prima volta da Ernesto Sivitilli, figura storica dell’alpinismo abruzzese.
La progressione è molto spedita, la neve è molto compatta e dura, seguendo la via degli impianti, dopo circa 2 ore ci troviamo a metà strada. Dopo una breve pausa, decidiamo di montare i ramponi e continuiamo nell’ascesa. Dopo un’ora circa iniziamo ad attaccare il canale, la neve qui è poco più dura e si procede spediti. Il paesaggio intorno a noi toglie il fiato.
Arrivati alla fine della via percorriamo una breve sella fino a raggiungere la cima del Corno Piccolo (2655m). In vetta il vento soffia leggermente più forte con qualche raffica un pò fastidiosa ma riusciamo comunque a scattare le nostre foto di rito e a goderci il meritato riposo seduti in cima ad un paesaggio “legen e anche dario”.
In discesa percorriamo la via del canalone, dai Prati è la vena parallela a sinistra del Sivitilli. Sono le 11:00 circa e la neve si è trasformata in un pappume (FIRN). Raggiunta la base della via decidio di percorrere il resto del tragitto con la culoferica (antica tecnica alpinistica che prevede l’utilizzo del sedere come slittino) e in poco di un’ora sono ai prati.