Confine naturale tra le regioni Lazio ed Abruzzo, la catena montuosa dei Monti Ernici è il risultato dell’evoluzione che ha interessato la zona per centinaia di milioni di anni e che ha lasciato nelle sue rocce testimonianze attraverso le quali si può leggere tutta la loro storia.
Sabato mattina, in una bella e soleggiata giornata invernale, accompagnato dal grande Adorjan, decidiamo di raggiungere la vetta del Pizzo Deta risalendo la via Falcioni (PD+/AD-), una linea storica di 200m situata all’interno del vallone di Peschiomacello.
Oltrepassato il piccolo borgo di Roccavivi (460m) procediamo in direzione del santuario della Madonna delle Grazie e successivamente continuiamo a seguire lo sterrato fino a raggiungere un sentiero che sale tra le località di Fuori la Porta e Carpineto.
Parcheggiata l’auto in un piccolo spiazzo, ci mettiamo subito in marcia, sono le 7:30 di mattina, la giornata si presenta bene, c’è già un sole raggiante e giusto un soffio di vento. Ci addentriamo nel bosco ai piedi della vallata circondati da alcuni rovi e una fitta vegetazione, raggiungiamo una fonte e procediamo seguendo il sentiero fino ad una ripido pendio composto da sassi e terra. Dopo qualche minuto raggiungiamo un piccolo ripiano, ci fermiamo per una pausa e considerato il caldo, decido di togliere il pile.
Riprendiamo il cammino e iniziamo ad addentrarci all’interno del vallone di Peschiomacello, ci troviamo circa a 1000m e il terreno inizia ad essere ricoperto quasi del tutto dalla neve, crostosa e compatta. Procediamo ancora per alcuni metri fino a quando non decidiamo di indossare i ramponi. Una volta attrezzati, continuiamo la nostra ascesa lungo il ripido pendio del vallone caratterizzato da imponenti cengie, ripidi canali e maestose pareti, uno spettacolo davvero incredibile!
La progressione è lenta ma costante e dopo aver risalito buona parte del vallone, raggiungiamo l’anfiteatro centrale del Peschiomacello. Qui, dopo un’altra breve pausa cerchiamo di individuare il canale che ci farà raggiungere la sella del Pizzo Deta: la via Falcioni (PD+/AD-).
Raggiunto l’attacco della via, ci adoperiamo per scalare un piccolo salto di roccia scoperto dalla neve, il passaggio non è banalissimo ma riusciamo comunque a salire senza tirare fuori la corda. Superato il salto scoperto, procediamo su neve molto compatta e dura, la progressione è rapida (pendio 65° circa) e dopo pochi minuti ci ritroviamo alla sella. Dopo alcuni scatti fotografici al panorama mozzafiato, procediamo verso la vetta dove consumiamo il nostro pranzo di fronte ad uno spettacolo unico.
Per il ritorno abbiamo seguito la via di cresta fino a riportarci all’interno del vallone del Peschiomacello, da qui si segue lo stesso itinerario dell’andata.
Se volete ripetere l’itinerario descritto, potete scaricare la traccia gps in formato GPX.