La Riserva Naturale Regionale dei Monti Cervia e Navegna, si estende per circa 3600 ettari nei pressi del fiume Salto e Turano. A pochi km da Rieti, l’area interessa i comuni di Ascrea, Castel di Tora, Collalto Sabino, Collegiove, Marcetelli, Nespolo; Paganico Sabino, Rocca Sinibalda e Varco Sabino.
Per chi viene da Roma, consiglio di percorrere l’autostrada A24 Roma-L’Aquila fino all’uscita Carsoli-Tagliacozzo, da qui seguire le indicazioni per il Lago del Turano, attraversare il ponte e continuare sulla strada fino a raggiungere il paese di Ascrea.
Dopo aver esplorato e apprezzato le bellezze del Monte Cervia, in un tranquillo sabato mattina, decido di fare una visita al vicino fratello maggiore, il monte Navegna. Parcheggiata l’auto poco prima della caserma dei carabinieri, procedo qualche metro fino a raggiungere sulla sinistra, l’inizio del sentiero CAI 333.
La traccia sale subito ripida lungo la costa della montagna, offrendo interessanti scorci sul Lago del Turano.
Il sentiero procede sulla destra, sempre in salita, fino a raggiungere il fosso di Valloppio e il successivo passo Le Forche (1120m). Qui decido di fare una pausa, è una giornata molto calda e dall’inizio dell’escursione, ho incontrato moltissimi tafàni che non mi hanno risparmiato pizzichi.
Dopo la breve pausa, riprendo il sentiero fino a raggiungere Colle Mogaro, scatto qualche foto e procedo costeggiando una lunga recinzione (Costa delle Cipolle). Poco più avanti il pendio inizia a farsi più ripido, si oltrepassa la recinzione e seguendo sempre in salita il sentiero si arriva in vetta.
Per tornare al punto di partenza, consiglio di seguire la stessa strada dell’andata.